Come gestire l’hangover

L’hangover, il post-sbronza, è quell’orribile combinazione di nausea, sudori freddi, acidità di stomaco, problemi gastrointestinali, tachicardia, insonnia e ansia, che viene a trovarci il mattino dopo una serata particolarmente alcolica.

L’hangover prende forme differenti, dipende da che tipo di persona sei, da come ti gestisci e da cosa ti devi gestire: per alcuni è un momento di down e fatica che passa con un’immersione in comfort food e serie TV, per altri invece è una devastazione psicofisica che sembra non passare mai. 

Al di là di ogni possibile sfumatura, il post sbronza resta una gran brutta esperienza da vivere, ecco perchè negli ultimi anni la ricerca (più o meno scientifica) si è dedicata all’affannosa ricerca di un metodo per curare l’hangover e per alleviarne i sintomi.

Piccolo spoiler: non c’è cura miracolosa, solo il tempo ti aiuterà!

Proviamo innanzitutto a capire cosa succede.

A livello psichico, emotivo, ricordiamoci che l’alcol è una sostanza psicoattiva, quindi che altera il nostro modo di stare e sentire. Quando bevi, l’alcol agisce sui neurotrasmettitori e vengono rilasciate grandi quantità di sostanze chimiche gratificanti, come la dopamina, facendoti sentire euforico. Il tuo cervello si adatta a questo cambiamento e quando smetti di assumere alcol quelle sostanze smettono di circolare e si verifica la reazione opposta, facendoti sentire malissimo.

Se in hangover ti senti molto più fragile emotivamente, più vulnerabile, con più voglia di piangere… La colpa è del crollo di endorfine, passerà!

A livello fisico, invece, cosa succede?

Quando viene metabolizzato, l’alcol viene trasformato in una sostanza chiamata acetaldeide, un metabolita altamente tossico.

Il consumo di grandi quantità di alcol non dà al fegato il tempo di liberarsi dell’acetaldeide prima che abbia il tempo di fare parecchi danni causando appunto i peggiori sintomi post sbronza. 

Il mal di testa…

Il mal di testa dopo aver esagerato con l’alcol è davvero molto comune: può manifestarsi con il tipico cerchio alla testa o con dolorose fitte intermittenti. Perché? L’assunzione di alcol provoca la vasodilatazione ,che può già di per sé causare mal di testa, poiché diminuisce l’afflusso di sangue al cervello. Quando gli effetti della sostanza iniziano a svanire, i vasi sanguigni iniziano a restringersi in un processo chiamato vasocostrizione che provoca ancora mal di testa per l’aumento della pressione sanguigna. Quindi avviene questo: i vasi sanguigni della testa si dilatano e si contraggono, e questo movimento provoca dolore. 

Inoltre, l’alcol ingerito causa una forte disidratazione e per la perdita di liquidi il cervello può contrarsi temporaneamente, restringersi, mentre la membrana che lo avvolge si deforma: questo meccanismo fa sì che il cervello si separi dal cranio, causando dolore e provocando mal di testa.

La debolezza…

A livello chimico, l’alcol spezza il glicogeno, cioè quella sostanza che immagazzina gli zuccheri nel fegato, che viene trasformato in glucosio ed eliminato con la pipì, che sappiamo essere molto abbondante quando si eccede con l’alcol. Ecco allora che il nostro corpo, in carenza di zuccheri, e disidratato, avverte quella debolezza tipica del doposbronza. 

Inoltre, dopo aver bevuto molto, difficilmente si ha riposato bene, proprio perché l’alcol altera i ritmi fisiologici del sonno e interferisce con la fase REM, e questo contribuisce a farci sentire rotti e senza forze.

La nausea…

Ricordiamoci sempre che l’alcol è tossico. E cosa fa il nostro organismo per liberarsi da una sostanza tossica? Istintivamente cerca di espellerla, attraverso il vomito.

L’alcol è però anche molto irritante per lo stomaco, e provoca gastrite, bruciore, infiammazione e nausea, appunto. Inoltre, la sua assunzione, produce un aumento della secrezione di pancreas e intestino e questo facilmente può causare nausea, vomito e diarrea.

Insomma… non c’è pillola, beverone o altro intruglio magicico che tenga: se esageriamo con l’alcol, l’hangover arriverà. 

E non è vero che se bevi andando da una gradazione più bassa a una più alta, e mai il contrario, la mattina dopo non ti sentirai uno straccio: l’hangover dipende dalla quantità di alcol che ingerisci e, al massimo, dalla qualità degli alcolici. 

Sappiamo tutti che il modo migliore per evitarlo sarebbe, semplicemente, non bere. 

Ma se ormai è troppo tardi e il tuo corpo è già stato sufficientemente messo alla prova, non ti resta che dormire, riposare, e aspettare che passi.

Possiamo alleviare un pochino i sintomi, ma solo il tempo cura i postumi di una sbornia e non aspettiamoci nessun miracolo! Nel frattempo…

La prima cosa da fare è reintrodurre quello che abbiamo perso: acqua, sali minerali e  vitamine, soprattutto quelle del gruppo B.

Nella fase iniziale è meglio puntare sugli alimenti ricchi di carboidrati, perché sono utili a ripristinare una glicemia più adeguata, ossia il livello di zuccheri nel sangue. 

  • Bere molta acqua;
  • Alcuni rimedi naturali possino aiutare, soprattutto a gestire nausea e vomito, quindi possono essere utili tisane a base di zenzero, finocchio, melissa, camomilla;
  • Privilegiare piccoli pasti e piuttosto leggeri: a base di pane, fette biscottate o cracker, marmellata, e frutta; i cibi asciutti possono in qualche modo attenuare la sensazione di nausea;
  • Rimani in una stanza quaanto più possibile silenziosa e in penombra, così da attenuare gli stimoli esterni come luci e suoni che potrebbero peggiorare sia il mal di testa, sia la sensazione di nausea e malessere. 

Cosa invece è meglio evitare:

  • Bere alcolici: no, il richiamino del giorno dopo non aiuta;
  • Assumere farmaci o altre sostanze, che andrebbero ad affaticare ulteriormente il nostro fegato, il nostro stomaco, e il nostro organismo in generale;
  • Meglio evitare l’attività fisica: il fisico è già abbastanza provato, e lo sport dopo la sbronza aumenta il rischio di disidratazione e ipoglicemia;
  • Evitare fritture, pasti ricchi di grassi animali e olio, e in generale pasti molto elaborati e conditi, di difficile digestione;
  • Evitare agrumi, pomodori, cibi piccanti, perchè stimolano la produzione di succhi gastrici e peggiorano il mal di stomaco e l’acidità;
  • Evitare o limitare tè e caffè, perché aumentano la produzione di succhi gastrici peggiorando l’iperacidità, irritano ancor di più la mucosa gastrica e favoriscono la diuresi, aggravando lo stato disidratazione dell’organismo.

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