È un proverbio caro alla nostra tradizione, quante volte lo abbiamo sentito dire dai nostri nonni? Ma non solo: è un detto dalle origini antichissime, e pare sia una forma moderna del latino “vinum bonum laetificat cor hominis“ che tradotto significa “il vino allieta il cuore degli uomini”.
Sul significato di questa espressione il dibattito è ancora aperto.
Secondo alcuni il detto fa riferimento alle proprietà medicinali del vino, in particolare, ai suoi effetti benefici per il cuore: nell’antichità, infatti, si credeva che il vino fosse un vero e proprio elisir curativo, tanto da essere raccomandato per alleviare determinati dolori o combattere alcune malattie. Secondo altri studiosi, invece, il modo di dire va interpretato con un’accezione metaforica: in questo senso, il vino allieta, cioè rasserena, rende felice e allegro, l’uomo.
Dall’espressione latina nasce quindi la credenza popolare che noi tutti conosciamo, ovvero quella secondo cui il vino buono favorisce la circolazione sanguigna e la salute del cuore.
Recentemente, da uno studio di un team inglese, è emerso che nei semi dell’uva sono presenti delle sostanze, dette procianidolici, che agendo da vasodilatatori pare favoriscano l’elasticità dei vasi sanguigni con effetti positivi sulla circolazione del sangue.
Altri studi hanno sottolineato le proprietà benefiche per l’apparato cardiovascolare di una sostanza conosciuta come resveratrolo, presente soprattutto nelle bucce delle uve a bacca rossa. Tuttavia, quel che è importante sottolineare, è che vista la bassa concentrazione di resveratrolo nel vino, per ricavarne dei benefici bisognerebbe berne talmente tanti litri che i possibili effetti benefici si scontrerebbero con gli effetti negativi derivanti da un consumo eccessivo di alcol. Inoltre, molte ricerche utilizzano chicchi di uva che, erroneamente, i media associano al consumo di vino; ma è proprio la presenza dell’alcol a pregiudicare l’assorbimento della molecola benefica.
I dati disponibili non sono per nulla favorevoli, considerando che i possibili effetti antitumorali richiedono almeno un grammo al giorno di resveratrolo, pari alla dose contenuta in ottanta litri di vino
Dott. Silvio Garattini, Farmacologo
… davvero un po’ eccessivo!


