Le calorie che si assumono bevendo alcolici sono dette “vuote” in quanto non associate a nessun nutriente utile per l’organismo.
A differenza di carboidrati, grassi e proteine, l’alcol ha uno scarsissimo indice di sazietà: non sostituisce dunque le calorie di altri alimenti, ma ne aggiunge solo delle altre, aumentando il grasso viscerale (quello della pancia) e riducendo la massa magra dei muscoli; quindi sì: fa ingrassare!
Come se non bastasse, l’alcol impedisce anche di bruciare calorie e grassi, perché il fegato è troppo impegnato a smaltire l’etanolo e non può occuparsi d’altro.
Ma qual è l’apporto energetico dell’etanolo?
La cosiddetta “gradazione alcolica” corrisponde alla percentuale in volume di alcol contenuto in una bevanda.
Facciamo un esempio: un litro di vino con una gradazione del 10% vol contiene 100 ml di alcol, il peso specifico dell’alcol è inferiore a quello dell’acqua, e pari a 0,79 g/cm3; 100 ml di etanolo corrispondono dunque a 0,79 g/cm3, 100 ml = 79 g di alcol. Considerando che 1 g di etanolo fornisce circa 7 Kcal, un litro di vino con una gradazione alcolica del 10%vol fornisce 79 g, 7 Kcal/g = 553 Kcal…un apporto calorico superiore a quello fornito da 150 g di pasta.


