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Alcol
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L’alcol alimentare (alcol etilico o etanolo) presente in diversa concentrazione nelle bevande alcoliche è una sostanza che deriva dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nella frutta oppure degli amidi di cui sono ricchi cereali e tuberi.

Pur essendo legale, l’alcol è una sostanza psicoattiva, è in grado cioè di modificare il funzionamento del cervello, riducendo la capacità di una persona di pensare razionalmente e distorce il suo giudizio, ed agisce sia a livello fisico che psichico.

Il consumo di alcol può essere un fattore di rischio per la salute; infatti, la sua assunzione protratta nel tempo può indurre ad assuefazione (per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentare la dose) e tolleranza, sfociando poi in una possibile dipendenza al pari di altre sostanze. 

Essendo una sostanza tossica per il nostro organismo, non c’è una quantità di alcol raccomandabile o sicura per la salute: il rischio aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità alcoliche consumate, ma varia anche in funzione di diversi fattori, individuali e sociali.

Inoltre, l’assunzione massiccia e protratta può condizionare negativamente lo stile di vita della persona che ne fa uso, mettendone a rischio la salute fisica, psichica, familiare e sociale.

Come sostanza, l’alcol viene classificato come sedativo; tuttavia, è la quantità di alcol consumato a determinarne l’effetto. Solitamente l’effetto ricercato è quello stimolante, che contribuisce a farci provare quella sensazione di rilassamento che tutti conosciamo. Ma quando si consuma più di quello che il proprio organismo può gestire, ecco che compare l’effetto “reale” dell’alcol, cioè quello sedativo: perdita di controllo, rallentamento del pensiero, dei riflessi, della coordinazione motoria. Questo avviene perché l’alcol è davvero un compagno subdolo: ci attrae con il suo potere euforizzante e disinibente e poi ci presenta il conto più tardi, a volte anche il giorno dopo, quando dopo una serata alcolica ci si sveglia con tutti i postumi del caso. E… via via che lo si invita a cena, il conto da pagare è sempre più salato!

Bere è un comportamento piuttosto comune nella nostra cultura, quindi è importante imparare a sviluppare un rapporto consapevole con l’alcol per poter ridurre i rischi.

Più che “bere responsabilmente”, diciamo che bere richiede molta responsabilità.

Cosa significa? Significa fare delle scelte libere, e per essere liberi, si sa, bisogna essere consapevoli.

Il punto non è demonizzare l’alcol e attribuirgli il ruolo di nemico spaventoso da cui proteggersi, ma sapere di cosa si tratta, conoscere quelle che sono le implicazioni, fisiologiche e relazionali, legate alla sua assunzione e scegliere di conseguenza, senza lasciarsi ingannare da logiche di marketing, false credenze e soprattutto senza illudersi di camminare su un terreno a rischio zero.

Solo attraverso la conoscenza possiamo affidarci al pensiero critico e assumerci la responsabilità di adottare un comportamento piuttosto che un altro, perchè quando si beve è sempre opportuno riflettere sugli effetti che un gesto abituale può avere su di noi e sugli altri.